Roberto Outeiriño Uceda è stato il Direttore Sport Operation alla 30ma Summer Universiade Napoli 2019, lavorando a stretto contatto con i competition manager, gli emissari delle Federazioni Nazionali. “Ringraziamo tutte le Federazioni coinvolte nell’evento per la grande disponibilità dimostrata in questi mesi e, soprattutto, per la qualità dei manager che hanno delegato per lo svolgimento delle competizioni a Napoli 2019. Ancora una volta – aggiunge – il sistema sportivo italiano, il CONI, ha confermato tutte le sue qualità, la sua professionalità. Continuo a pensare che le federazioni italiane non abbiano eguali nel mondo per competenza e professionalità. Con una squadra di manager come quella che ho avuto modo di dirigere all’Universiade non avrei alcun timore a ripartire fin da domani per l’organizzazione di un nuovo evento”. Ed è questa la grande legacy, l’eredità, che la 30ma Summer Universiade lascia a Napoli, alla Campania e all’Italia. “Si è dimostrato al mondo di poter organizzare qualsiasi evento sportivo, un patrimonio di inestimabile valore. Lo sport deve essere gestito dagli sportivi, dalle federazioni. Va bene il coordinamento finanziario affidato a persone estranee a questo mondo ma che non si confondano i piani. Sarebbe un disastro per lo sport italiano”. La sfida è stata vinta ma, secondo lo Sport Operation Manager di Napoli 2019, ce n’è un’altra ancora più importante da affrontare. “Bisogna avere il coraggio di ricandidare Napoli e la Campania per altri eventi internazionali. Le strutture – puntualizza – sono ormai all’avanguardia, il personale è stato formato ed è pronto a cimentarsi in nuove avventure. Da sempre l’Universiade è un formidabile trampolino di lancio per altre grandi manifestazioni, penso alle Olimpiadi giovanili, agli Europei, ai Giochi Mondiali Militari, a tutti i Mondiali ed Europei di disciplina. Grazie al robusto finanziamento della Regione Campania che ha creduto fortissimamente in Napoli 2019 ora c’è un patrimonio infrastrutturale di assoluto valore. Mi auguro soltanto che venga preservato così come merita”. Anche da un punto di vista squisitamente tecnico l’Universiade campana ha dato prova di grandissimo valore. A testimoniarlo i successi ottenuti ai Mondiali di specialità da alcuni campioni di Napoli 2019. “Alessio Occhipinti, argento all’Universiade, ha poi conquistato il bronzo ai mondiali di nuoto in Corea del Sud. Il finlandese Oskari Muhonen, oro nelle acque del Golfo di Napoli, ha vinto il titolo mondiale Under 23, classe Finn. Poi c’è il coreano Oh Sanguk, che ha trionfato nella sciabola anche a Napoli 2019, al PalaCus di Fisciano, ha centrato qualche giorno fa il titolo mondiale a Budapest. Sono soltanto alcuni esempi ma vi assicuro che saranno ancora tanti, in futuro, i campioni svezzati in Campania che faranno parlare di loro”.