L’occasione tanto attesa. Dalla città, che ha fame di sport ma anche da quei campioni che hanno contribuito a farla conoscere nel mondo. Su Napoli 2019, per l’Universiade che sarà presa in consegna con il passaggio di bandiera con Taipei, Patrizio Oliva, leggenda del pugilato italiano, oro olimpico nei superleggeri a Mosca 1980, non ha alcun dubbio. Era tra i fuoriclasse che hanno portato la torcia olimpica alla Stazione Marittima, in arrivo da Taiwan: “Napoli è la città più idonea per ospitare le Universiadi, le Olimpiadi nascevano in Grecia, Napoli è fondata dai Greci, le Univ sono le olimpiadi degli universitari e Napoli ha una delle università più antiche del mondo, la Federico II, insomma un binomio perfetto, bellissima occasione per la nostra città cosa sia Napoli, non solo avvolta dallo stereotipo con la criminalità ma ricca di storia, monumenti, tradizioni culinarie, bellezze paesaggistiche, ricca di grandi personaggi storici. E alle Olimpiadi Napoli ha sempre dato tanti campioni e poi c’è la questione degli impianti, creandone nuovi e ristrutturando quelli già esistenti”. E sulla salute degli impianti da rigenerare come primo effetto positivo delle Universiadi napoletane è d’accordo anche Davide Tizzano, canottiere e velista, dirigente e formatore: mondo senza steccati, con due medaglie olimpiche nel canottaggio, una Louis Vuitton Cup nella vela a bordo del Moro di Venezia, è vicepresidente federale e dirige il centro di preparazione olimpica di Formia, assieme a Oliva a scortare la fiaccola olimpica arrivata a Napoli: “La nostra impiantistica, tra Collana, palestre e pista d’atletica al San Paolo in condizioni disastrose, come la struttura del Virgiliano in stato di abbandono, ha bisogno di un cambio di marcia, quale occasione migliore per ripartire?”