I volontari da sempre caratterizzano i grandi eventi multidisciplinari. Anche per la 30ma Summer Universiade Napoli 2019 sono stati loro ad affiancare il personale in tutte le aree funzionali. Circa 10.500 quelli che hanno compilato il form di candidatura presente sul sito web.
Step seguente la convocazione e selezione eseguita da Amesci, che ha avuto il compito di gestire i volontari durante tutto l’evento: 3600 le persone selezionate. A quel punto è cominciata la formazione: una prima fase online su piattaforma e-learning dedicata che comprendeva informazioni sull’Universiade, sulla sicurezza sul lavoro e sulla sicurezza durante i grandi eventi. E una giornata di training nelle aree funzionali assegnate per ricevere informazioni sulle venue e sulle mansioni specifiche assegnate. Poi è seguita la fase di training on the job. Quindici le aree funzionali a cui i volontari sono stati assegnati in base ai requisiti e alle preferenze espresse in fase di selezione. Sport è la sezione che ne ha accolti di più, seguita da Venue Management, Protocol and Fisu Relations e Transportation.
L’età media di chi si è candidato a fare il volontario per Napoli 2019 è 28 anni. Non c’erano, però, limiti di età e, infatti, è arrivata la richiesta anche da un 80enne. Più della metà gli uomini, circa il 55%.
La stragrande maggioranza delle candidature è arrivata dall’Italia ma non sono mancate le domande provenienti da altre parti del Mondo. Il piatto forte è stato offerto dalla Campania con l’80% delle candidature.
Non stupisce poi che il Piemonte sia la seconda regione più rappresentata, memore dell’esperienza dell’Olimpiade invernale del 2006. Non solo italiani: 79 i paesi di provenienza. Tra questi l’Iran, la Grecia, gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Cina.