Per l’evento internazionale assegnato alla capitale del Mezzogiorno entra in campo anche Marco Tardelli, campione del mondo a Spagna ’82, che avrà la delega Coni nei rapporti con le federazioni sportive. L’annuncio è arrivato questa mattina dal presidente del Coni, Gianni Malagò, al Salone d’Onore del Coni, a Roma, durante la prima uscita pubblica di Napoli 2019, che si terrà tra il 3 e il 14 luglio. Erano presenti al Coni, oltre al numero uno Coni, il Ministro dello Sport, Luca Lotti, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il presidente dell’Agenzia Regionale Universiadi (ARU), Raimondo Pasquino, il presidente del Cusi, Lorenzo Lentini, il presidente de Crui, Gaetano Manfredi e il capo della federazione mondiale dello spor universitario (Fisu), Oleg Matytsin. “Tardelli è un’icona dello sport nazionale – ha spiegato Malagò – contribuirà a regalare a Napoli un’immagine internazionale, per un evento straordinario ma così complesso da pianificare in poco tempo”. Per Malagò “Napoli ha un’occasione unica per mostrare il suo immenso repertorio, dalle bellezze monumentali alla gastronomia, alla tradizione nel campo del sapere, è importante che ci sia un lavoro di squadra, condiviso”. Poi è intervenuto il Ministro dello Sport, Luca Lotti: “Oggi è un giorno importante, ma anche di partenza, la nostra squadra si pone l’obiettivo di avere le carte in regola entro il 2019, per mostrare a chi verrà a Napoli e Campania che tutto sarà in ordine. Gli investimenti del governo sono fondi europei che sarebbero tornati indietro, se non spesi. E i Patti per il Sud lasciano fondi per il territorio, dobbiamo mostrare che siamo in grado di ospitare grandi eventi sportivi in Italia. Nel 2019 parte anche progetto dei gruppi sportivi universitari e non è un caso che coincida con Universiadi, tutto il governo crede che il rapporto tra sport e università, sport ed educazione debba essere incoraggiato”. Dal palco del Coni anche il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha evidenziato il fascino e le potenzialità dell’Universiade napoletana: “E’ stata una scelta non facile, immaginare di aggiungere ai problemi di Napoli un impegno così straordinario richiedeva coraggio e un po’ di incoscienza. Ma abbiamo investito perché le Universiadi sono occasione unica per scambi culturali, da noi c’è una concentrazione straordinaria di bellezza, un confronto tra culture, momenti di aggregazione per far crescere la cultura del dialogo. E vogliamo un grande movimento sportivo giovanile in Campania, sono pochi i luoghi di incontro per ragazzi, con l’impegno a riqualificare impianti, quartieri, territori su valori come rispetto e competizione ma Universiade è anche occasione per cancellare l’immagine negativa di Napoli nel mondo”. Mentre dal presidente dell’ARU, Raimondo Pasquino, sono arrivati alcuni dati: “Ci sono 37 impianti per le gare, altri 28 per gli allenamenti, non ci sono nuove strutture da costruire” ha spiegato Pasquino, aggiungendo che sul fronte volontari “c’è serbatoio di 300 mila studenti napoletani, tra le sei università sul territorio campano, come ARU stiamo crescendo e faremo bene”. E se il presidente del Cusi, Lorenzo Lentini evidenzia la scommessa del Villaggio olimpico al centro di Napoli e il numero uno del Crui, Gaetano Manfredi, ribadisce il sostegno del mondo universitario all’Universiade, il presidente della Fisu, Oleg Matytsin ricorda che “il nemico numero uno ora è il tempo e siamo felicissimi che il Coni appoggi le Universiadi a Napoli, facciamo parte di una grande squadra, si può vincere nella vita e nello sport solo se si fa parte di un grande team”.