Collana pronto per Napoli 2019 e poi a disposizione dell’utenza. E una norma nazionale ad hoc, da inserire nella Legge di stabilità 2018, per velocizzare l’iter per la realizzazione degli appalti e quindi per l’esecuzione dei lavori su infrastrutture e servizi in tempo utile per le Universiadi. Sono stati i punti centrali della riunione operativa che si è tenuta oggi allo stadio Arturo Collana, alla presenza del ministro dello Sport, Luca Lotti, del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, del presidente dell’Agenzia Regionale Universiadi (ARU), Raimondo Pasquino, della dirigenza dell’ARU, il presidente del Cusi, Lorenzo Lentini e del presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli. Cosi il ministro Lotti: “Stiamo pensando a un sistema normativo per facilitare i lavori per le Universiadi, una soluzione per la realizzazione delle opere per i Giochi universitari in tempi utili”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Occorre la riduzione dei tempi di realizzazione di tutti gli appalti, con quelli previsti dalla normativa ordinaria non si riesce a finire i lavori per impianti e servizi entro la primavera 2019″. De Luca è poi tornato sui lavori partiti al Collana, in vista delle Universiadi: “Abbiamo predisposto un grosso investimento, l’impianto sarà completamente rifatto, dopo le Universiadi la struttura sarà riconsegnata al pubblico, agli utenti”. E sui lavori al Collana è intervenuto anche il presidente dell’Agenzia Regionale Universiadi, Raimondo Pasquino: “Il Collana sarà un grande impianto sportivo che tornerà alla sua bellezza iniziale, la casa di tanti sport”. L’assessore comunale allo sport, Ciro Borriello, sull’impianto del quartiere Vomero ha aggiunto che “la presenza delle Universiadi a Napoli 2019 ha aiutato a risolvere il problema Collana, lo stesso consiglio comunale aveva ribadito che la struttura doveva essere gestita dal pubblico e inserita nel programma per le Unviersiadi”. Infine, il presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli ha spiegato che sul Collana “la via intrapresa con l’ARU era l’unica che potesse garantire al meglio la funzionalità dell’impianto”.